The Lesson, la lezione di vita è quella che Nadezhda (Margita Gosheva), insegnante d’inglese in una scuola di una cittadina bulgara, vuole imporre con rigore assoluto ai suoi allievi. Quando salta fuori che c’è un ladro in classe, infatti, Nadezhda inizia una caccia serrata e fanatica al colpevole.
Tuttavia quando la donna scoprirà che l’inetto marito (Ivan Barnev) ha messo a rischio la loro vita e sono sull’orlo del pignoramento della casa, si troverà a dover mettere in discussione principi e lezioni di vita.
Opera prima di Kristina Grozeva e Petar Valchanov, anche sceneggiatori, Urok (titolo originale) è stato paragonato al cinema dei fratelli Dardenne, ma ricorda anche il Brecht dell’Opera da tre soldi: “Che cos’è svaligiare una banca di fronte alla fondazione di una banca?”.
Come nei film dei fratelli belgi, in The Lesson la macchina da presa alle volte pedina i personaggi da vicino, altre si congela, inquadrando a distanza le loro azioni, facendole intuire più che raccontandole.
Prodotto con grande difficoltà, senza l’aiuto statale, il film è sia un apologo morale con personaggio principale che ripete “Sono una brava persona, sto solo cercando di sistemare le cose… in un modo, o nell’altro”, sia un saggio di come si costruisce la tensione al cinema, oltretutto senza nessuna colonna sonora, sia un oggetto alieno che lascia nello spettatore un senso di inquietudine e dubbio.